"Forse"

"Forse" è la parola chiave, la parola magica che dona libertà di pensiero e di espressione. "Forse" è la parola madre di tutte le ipotesi, lo scopo di questo Blog è quello di non dare nulla per scontato per creare nuovi punti di vista ed essere promotore di nuove visioni di quel che generalmente consideriamo "realtà". Non dimenticate di partecipare ai sondaggi siamo interessati alle vostre opinioni. In Fondo alla Pagina inoltre potete Godere della TUTTI I FORSE TV la web TV d'intrattenimento e d'approfondimento dei temi trattati senza comunque mai trascurare gli argomenti più scientifici sostenuti da dati empirici, quindi sedetevi e Libero sfogo alla propria immaginazione ed al proprio intelletto!







martedì 30 novembre 2010

Melatonina..La Fonte della Giovinezza?

E' possibile ringiovanire? Secondo due brillanti ricercatori, Walter Pierpaoli e William Regelson, la risposta è sì. Trent'anni di ricerche hanno portato i due scienziati su una strada rivoluzionaria: nel nostro cervello si trova una piccola ghiandola, chiamata 'pineale', che secerne una molecola, la 'melatonina'.





Con l'avanzare dell'età la produzione di questa sostanza diminuisce e il nostro organismo interpreta questo calo come un ordine di invecchiare. Ristabilire i valori giovanili della produzione di melatonina può, sotto controllo medico, non soltanto impedire l'invecchiamento ma perfino farlo regredire.  

                  

domenica 21 novembre 2010

Centenari grazie ad un Gene Mutante

Altro che sana alimentazione, ginnastica e niente fumo, il segreto dei centenari sta nei loro geni.
Un gruppo di ricercatori americani ha scoperto, infatti, che la chiave per vivere a lungo e in salute è celata in alcune varianti genetiche di un enzima, la telomerasi, con un ruolo chiave nell'invecchiamento. In pratica, nei centenari la telomerasi, sostanza in grado di mantenere la lunghezza dei telomeri (i 'pezzetti' del Dna alle estremità dei cromosomi), è iperattiva, e di fatto rallenta il processo di invecchiamento cellulare. Gli studiosi dell'Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University di New York (Usa) hanno studiato il Dna di un gruppo di ebrei Ashkenazi, scoprendo che i più longevi possedevano una versione mutata dell'enzima, ereditato dagli avi e passato ai discendenti. La ricerca è stata condotta su 86 persone molto anziane ma in buona salute (l'età media era di 97 anni), su 175 discendenti diretti e su 93 soggetti di controllo, nati da genitori non particolarmente longevi.
"Gli esseri umani con un'eccezionale durata della vita sono maggiormente in grado di conservare la lunghezza dei propri telomeri" spiega Yousin Suh, responsabile della ricerca. "Abbiamo scoperto - prosegue Suh - che queste persone devono la loro longevità, almeno in parte, a varianti vantaggiose dei geni coinvolti nella conservazione dei telomeri". Il confronto ha permesso di scoprire che i centenari, ma anche i loro discendenti, possiedono un gene mutante che conserva la lunghezza dei telomeri, via via che le cellule si dividono con il passare del tempo. Questo vuol dire che queste persone sono più protette contro le malattie collegate all'invecchiamento, come patologie cardiovascolari e diabete, si legge su 'Daily Mail'.
"Ora stiamo cercando di comprendere il meccanismo attraverso il quale queste varianti genetiche della telomerasi mantengono i telomeri lunghi nei centenari. Potrebbe essere possibile - conclude Suh - sviluppare dei farmaci che mimino la telomerasi che i nostri centenari hanno ereditato".

lunedì 15 novembre 2010

Destrorso o Mancino? Ora si può cambiare

Una ricerca dice che è possibile mutare la «preferenza» per il lato sinistro o destro del corpo applicando una stimolazione magnetica al cervello
Ricerca di Flavio Oliveira della University of California a Berkeley,   Flavio Oliveira è il principale autore di uno studio sulla possibilità di invertire artificialmente il lato scelto dal cervello per muovere il corpo. Ogni volta che compiamo un’azione, anche solo schiacciare un pulsante in ascensore o prendere la tazza del caffè, il cervello sceglie automaticamente, quale mano utilizzare: nei destrimani (l’80 per cento delle persone) la destra e nei mancini la sinistra.
STIMOLAZIONE MAGNETICA -  Secondo lo studio da poco pubblicato da Oliveira sulla rivista scientifica Pnas, stimolando il cervello con le onde elettromagnetiche della Tms (transmagnetic stimulation, stimolazione magnetica transcranica) è possibile influenzare questa scelta trasformando un destrimano in mancino e viceversa. I ricercatori hanno anche appurato che noi mettiamo sempre in allerta sempre entrambi i lati, ma poi solo uno dei 2 «entra in campo». La scoperta aiuta a comprendere meglio la dominanza emisferica, cioè la suddivisione di compiti fra emisfero destro e sinistro che tutti abbiamo. Forse, con il procedere di questo tipo di studi si arriverà anche a trovare la soluzione della misteriosa  sindrome della mano aliena  in cui un arto inizia a muoversi da solo come se fosse comandato da un altro.

venerdì 12 novembre 2010

L'UOMO FALENA

Uomo falena o Mothman, dall'inglese, è il nome con cui viene chiamata una misteriosa creatura che sarebbe stata ripetutamente avvistata in West Virginia,  Point Pleasant e nella regione dell'Ohio fra il novembre 1966 e il dicembre 1967. I testimoni hanno descritto l'entità come un essere delle dimensioni di un uomo, con le ali e grandi occhi rossi rifrangenti o luminosi, è dotato inoltre di una velocità innaturale.
Il primo avvistamento della creatura sarebbe avvenuto il 12 novembre 1966. Un gruppo di cinque uomini che stava preparando una tomba in un cimitero vicino a Clendenin vide "una figura umana di colore marrone e dotata di ali" sollevarsi in aria dagli alberi vicini. Questo avvistamento non venne riportato subito, ma solo alcuni giorni dopo, successivamente ad altre segnalazioni.
L'avvistamento successivo, relativo al 15 novembre, coinvolse due coppie sposate di Point Pleasant, Roger e Linda Scarberry e Steve e Mary Mallette. Secondo il racconto di una di loro (Linda Scarberry, l'unica che ne volle parlare), stavano passando in automobile nei pressi di una fabbrica di TNT, in disuso dalla Seconda guerra mondiale, quando videro due strane luci rosse vicino un vecchio  cancello. Avvicinatisi, realizzarono che le luci erano gli occhi luccicanti di un grosso animale "dalla forma di un uomo, ma più grosso, fra i sei e mezzo e sette di piedi di altezza (circa due metri ), con grandi ali ripiegate sulla schiena". Terrorizzati, fuggirono verso la città, seguiti per un certo tratto dalla creatura in volo (che, stranamente, non sembrava sbattere affatto le ali). Giunti a Mason County, raccontarono l'accaduto al vicesceriffo Millard Halstead, che in seguito ebbe a dichiarare: « Conosco questi ragazzi da quando erano nati. Non si sono mai messi nei guai e quella notte erano davvero spaventati. Li ho presi sul serio. »
Fu un cronista della stampa locale che, riportando l'episodio, battezzò la misteriosa creatura "Mothman", per analogia con Batman (di cui all'epoca stava andando in onda negli Stati Uniti la serie televisiva).
Nei giorni e nei mesi successivi l'uomo falena sarebbe apparso a molti altri abitanti della zona, e in genere sempre nei pressi della fabbrica. Le descrizioni dell'aspetto della creatura erano tutte sostanzialmente simili.

A Point Pleasant si trova una scultura che rappresenta la creatura (opera di Robert Roach) e un museo dedicato (il Mothman Museum).


Nel programma Voyager andato in onda il 25 dicembre 2008 si racconta di alcuni avvistamenti avvenuti anche sulla centrale nucleare di Černobyl e persino dopo la caduta delle Torri Gemelle di New York. In questo programma è stata presentata una fotografia, come testimonianza di un fatto realmente accaduto, rappresentante l'Uomo Falena risaltando l'angolatura degli arti inferiori: opposti a quelli umani e simili a quelli di uccelli. ( trovate il servizio in basso sfogliando i canali della TUTTI I FORSE TV )

C'è anche la possibilità che questo Uomo Falena non sia altro che un barbagianni di dimensioni poco superiori alla norma, dagli occhi rossi catarifrangenti ed incuriosito dalla presenza estranea di umani.  Alcuni occultisti ed appassionati di paranormale affermano che nei dintorni di Point Pleasant ci sia una delle poche porte spazio-temporali presenti nella Terra, e che per i nativi americani questa zona fosse considerata sacra.
Ecco i principali avvistamenti, accreditati da rilevamenti effettuati sui luoghi interessati:
  • 1 settembre 1966 - Scott Missouri - Diverse persone adulte osservano un oggetto a forma d'uomo che manovra a bassa quota
  • 1 novembre 1966 - Camp Conley Road - Una Guardia Nazionale osserva una grande figura umana bruna posta su un ramo d'albero
  • 12 novembre 1966 - Cimitero di Clendenin - Cinque maschi adulti osservano un oggetto volante bruno a forma d'uomo
  • 15 novembre 1966 - Area TNT vecchia centrale elettrica Point Pleasant - Due coppie di Sposi avvistano un essere grigiastro dotato di 2 occhi rossi luminosi
  • 16 novembre 1966 - Area TNT presso Igloo - Tre adulti, osservano un essere grigio, alto e dotato di 2 occhi rossi luminosi
  • 17 novembre 1966 - Statale 7 Cheschire Ohio - Un ragazzo osserva un essere grigio di forma umana dotato di occhi rossi luminosi e con una apertura alare di 3 metri
  • 18 novembre 1966 - Area TNT - Due Pompieri osservano un essere molto alto e gigantesco dotato di occhi rossi luminosi
  • 20 novembre 1966 - Campbells Creek - Sei adolescenti avvistano un essere grigio, alto dotato di occhi rossi luminosi
  • 24 novembre 1966 - Point Pleasant - Due adulti e due bambini, notano un essere gigantesco che vola dotato di occhi rossi luminosi
  • 25 novembre 1966 - Autostrada nei pressi di AREA TNT - un uomo in macchina incontra un essere alto, grigio con occhi rossi luminosi che l'insegue
  • 26 novembre 1966 - Lowell Ohio - Due adulti e due bambini osservano 4 uccelli giganteschi di colore bruno alti 1,5 metri con un'apertura alare di 3 metri
  • 27 novembre 1966 - Statale Albans - Una casalinga osserva un essere grigio con occhi rossi luminosi più alto di un uomo, fermo sul prato
  • 27 novembre 1966 - Manson - Una ragazza avvista un essere alto e grigio a forma d'uomo con 3 metri di apertura alare con occhi rossi luminosi. Insegue l'auto
  • 27 novembre 1966 - Statale Albans - Due ragazze osservano alcuni esseri grigi alti 2,10 metri che le inseguono a piedi
  • 4 dicembre 1966 - Aeroporto di Gallipolis Ohio - Cinque piloti osservano un uccello gigantesco dal collo lungo per un primo tempo scambiato per un aereo che poi si avvicina a loro ad una velocità di 110 km/h costante senza sbattere ali
  • 6 dicembre 1966 - Maysville Kentucky - Un postino osserva un essere gigantesco simile ad un uccello in volo
  • 6 dicembre 1966 - Area TNT - Due adulti osservano una figura grigia dagli occhi rossi e luminosi che li assale
  • 7 dicembre 1966 - Statale 33 Ohio - Quattro donne osservano un essere volante la cui forma ricorda un uomo, di colore bruno-argenteo e dagli occhi rossi luminosi
  • 8 dicembre 1966 - Statale 35 - Due donne osservano su di una collina una figura indistinta che ha occhi rossi luminosi
  • 11 dicembre 1966 - Area TNT - Un ragazzo e un uomo, osservano una figura dall'aspetto umano di colore grigio in volo a grande velocità
  • 11 dicembre 1966 - Statale 35 - Una donna osserva un enorme essere grigio con occhi rossi luminosi che sorvola la sua auto
  • 11 gennaio 1967 - Point Pleasant - Una casalinga osserva un essere alato delle dimensioni di un piccolo aereo che vola a bassa quota
  • 12 marzo 1967 - Letert Falls Ohio - Una donna osserva un grande essere volante dal pelo bianco dalla lunga apertura alare (3 metri) che passa davanti alla sua auto
  • 19 maggio 1967 - Area TNT - Una donna osserva un essere volante dagli occhi rossi luminosi che si avvicina ad un oggetto rosso librato in aria e scompare
  • 2 novembre 1967 - Area TNT - Una donna osserva una figura grigia gigantesca simile ad un uomo che sorvola un campo sfiorando il suolo
  • 7 novembre 1967 - Chief Cornstalk Park - Quattro uomini mentre erano a caccia, osservano una figura gigantesca con gli occhi rossi luminosi. Uno di loro dirà che non ebbe la forza di sparare all'essere perché in preda al terrore.
·         Nella tarda nottata del 15 novembre 1966, due giovani coppie di sposi, Roger e Linda Scarberry e Steve e Mary Mallette, mentre transitavano in auto accanto ad una fabbrica dismessa di esplosivi della seconda guerra mondiale chiamata Area TNT, nei pressi di Point Pleasant, notarono 2 luci rosse nell'ombra all'interno di una vecchia struttura accanto ad un vecchio generatore della fabbrica. Decisero quindi di fermare l'automobile per vedere meglio di cosa si trattasse. Con loro stupore però, si accorsero che le luci erano occhi rossi luminosi appartenenti ad un grande animale, “dalla forma simile ad un uomo, ma più grande; circa 6,5 o 7 piedi di grandezza, con le ali grandi piegate contro la relativa parte posteriore del corpo (come un pipistrello)„; secondo il racconto di Roger Scarberry le coppie terrorizzate tornarono subito in automobile e si allontanarono lungo la statale 62. Durante tale viaggio videro ancora la creatura ritta in piedi su una collina accanto alla strada; l'essere si levò in volo e seguì la loro automobile fino alle porte della città. Più tardi, dopo aver informato le autorità locali, Scarberry tornò nell'area, ma dello strano essere non fu più trovata alcuna traccia.
·         La notte successiva, il 16 novembre, alcuni cittadini locali muniti di armi si misero alla ricerca di segni e tracce della creatura nella zona circostante la vecchia fabbrica, ma l'insolita battuta di caccia non portò a nessun risultato. Nel frattempo il sig. e la sig.ra Raymond Wamsley e la sig.ra Marcella Bennett, con sua figlia Teena e suo figlio, si misero in viaggio in automobile per far visita ad alcuni amici, il sig. e la sig.ra Thomas. I Thomas vivevano in un bungalow presso “Igloo”, un'area piena di strutture a cupola erette per l'immagazzinamento degli esplosivi durante la seconda mondiale, vicino alla stessa area industriale in cui avvenne l'avvistamento la notte precedente. Giunti all'abitazione degli amici i Wamsley notarono una figura misteriosa comparire alle loro spalle. La sig.ra Bennett riferì trattarsi di un grosso essere grigiastro, con occhi rossi emittenti luce, intento a cercare qualche cosa a terra. Dal bungalow dei Thomas il sig. Wamsley telefonò alla polizia, mentre l'essere, raggiunto il portico dell'abitazione, scrutò all'interno attraverso una finestra.
·         Il 24 novembre, quattro agenti avvistarono una creatura simile in volo sopra l'Area TNT.
·         La mattina successiva il sig. Thomas Ury riferì di avere notato una creatura simile a quella segnalata nei giorni precedenti ritta in piedi in un campo a lato della strada, mentre si dirigeva verso nord lungo l'itinerario 62 nei pressi dell'Area TNT. L'essere aprì le ali e si levò in volo inseguendo l'automobile del sig. Ury, il quale, dopo averla seminata accelerando spaventato, giunse in città e decise di informare lo sceriffo locale dell'accaduto.
·         Il 27 novembre, la sig.ra Ruth Foster, nel sobborgo di Charleston, in Virginia dell'Ovest, vide una creatura grigia con luminosi occhi occhi rossi, più alta di un uomo, ritta sul prato della sua abitazione, nei pressi della Statale Albans. L'essere scomparve non appena la sig.a Foster uscì per controllare meglio. La mattina dello stesso giorno una creatura alata dall'aspetto umanoide inseguì una giovane donna presso Mason, in Virginia dell'Ovest; la stessa notte un essere simile venne avvistato nei pressi della Statale Albans da due bambini.

Descrizione in base alle testimonianze rilasciate:
  • Altezza: circa 2 metri.
  • Occhi: dotati di luminosità propria, rosso-vivi, distanziati tra loro, di un diametro approssimativo di 5–8 cm.
  • Gambe: di tipo umano; l'essere fu visto in posture erette, mentre la deambulazione avvenne con passo strascicato.
  • Ali: di aspetto simile a quelle di un pipistrello, vennero viste ripiegate contro il dorso quando non utilizzate e sembrarono vantare un'apertura di circa 3 metri quando adoperate in volo. Venne riferito da più testimoni come il volo avvenisse mantenendole rigide, senza cioè che venissero battute.
  • Velocità: avrebbe seguito, senza alcun problema, l'andatura di automobili che si muovevano a 120-160 km/h.
  • Verso: alcuni testimoni affermarono che la creatura sembrò emettere in volo dei ronzii metallici.
·         Numerosi autori hanno studiato il fenomeno degli avvistamenti di Mothman del 1966-67, traendone interpretazioni molto diverse. Autori come John Keel e A. B. Colvin considerano gli avvistamenti reali, e cercano di darne spiegazione. Keel, nel suo celebre romanzo-inchiesta The Mothman Prophecies (1976) sviluppa una articolata teoria del complotto che si propone di spiegare Mothman mettendolo in relazione con altri misteri come UFO, poltergeist, avvistamenti di Bigfoot, e infine con il crollo del Silver Bridge.
·         Colvin sostiene che Mothman è una creatura soprannaturale con l'incarico di aiutare l'umanità in momenti critici, e che la stessa creatura è nota come Thunderbird presso i nativi americani e come Garuda in Asia. Criptozoologi come Mark A. Hall hanno sostenuto che il Mothman sia in effetti un esemplare di una misteriosa specie animale riconducibile agli uccelli giganti del Pleistocene.
·         Gli scettici (molti dei quali hanno contribuito ai numeri di marzo e aprile 2002 della rivista Skeptical Inquirer) ritengono che i testimoni si siano semplicemente sbagliati, scambiando per una creatura misteriosa un gufo, probabilmente di una specie di grandi dimensioni come il grande gufo cornuto (il più grande presente negli Stati Uniti). Anche il CSICOP (il "Comitato americano per l'indagine scientifica delle affermazioni sul paranormale") sostiene tale tesi. ( Opinione personale: Francamente appare una tesi un pò povera, forse la solita strategia per rendere il tutto ridicolo e banalizzarlo?)

martedì 9 novembre 2010

Esperienze Extracorporee: La Scienza spiega il Fenomeno

Un gruppo di medici è riuscito a “fotografare” la sorgente cerebrale della sensazione di extracorporeità, quella che viene chiamata tecnicamente con la sigla OBE, ovvero “out of body experience”.

Tutti sanno che alcune persone che si sono trovate in punto di morte riferiscono di essere letteralmente uscite dal proprio corpo per osservare la scena dall’alto, di solito a una cinquantina di centimetri sopra il letto. A questo tipo di sensazione, riferita come molto realistica, si associano spesso percezioni di estremo benessere, desideri di perdersi nell’incoscienza, grandi luci tranquillizzanti e così via.

Intorno a questo fenomeno è fiorita una quantità di letteratura folcloristica nonché una discreta mitologia di stampo New age che ha indicato il fenomeno come il massimo livello di esperienza trascendentale.

Ebbene, la realtà è molto più prosaica. Per liberare l’anima dal corpo basta l’attivazione anomala di due aree dell’emisfero destro: la giunzione tra il giro angolare e il giro sovramarginale e la corteccia temporale superiore. La prima area ha probabilmente il ruolo di integrare i segnali sensitivi per facilitare il corretto orientamento del capo e del corpo nello spazio. La corteccia temporale è invece coinvolta nella percezione del sé.
Di fatto si sapeva già che la giunzione temporoparietale era un’area critica per questo tipo di sensazione, che può comparire anche in alcune forme di epilessia e di emicrania. Il colpaccio, dal punto di vista scientifico, è stato trovare un paziente che “usciva dal proprio corpo” più volte al giorno per via di un elettrodo extradurale posizionato più o meno nell’area incriminata per curare una grave forma di vertigine. È bastato infilare questa persona al momento giusto sotto una risonanza, et voilà: per quanto ci è dato sapere, non è l’avvicinarsi della Morte a farci volare lievi, a liberarci dal dolore, a illuminarci d’immenso, ma una semplice, banale, alterazione della circolazione cerebrale che manda in tilt la nostra giunzione temporoparietale.

(pubblicato sul New England Journal of Medicine)

sabato 6 novembre 2010

Lo stress fa cadere i capelli? Dipende..


Potrebbero esserci varie cause
“Sul piano medico si può dire che i pazienti sotto stress vanno incontro ad un cambiamento radicale e uno sbilanciamento del loro organismo”, dice la Dott.ssa Wilma Bergfeld, direttrice della sezione ricerche cliniche nel Dipartimento di Dermatologia alla Cleveland Clinic.
'I follicoli in crescita costituiscono i gruppi cellulari più sensibili dell'organismo. Qualunque cosa avversi il corpo, si riflette sui capelli.'

Il termine medico è telogen effluvium, e fa riferimento a una delle fasi del normale sviluppo dei capelli. La fase anagen è quella che si ha quando il capello è in fase di crescita; la fase telogen si ha quando muore, si dissalda dal follicolo e cade.

Nel normale corso della crescita dei capelli, un nuovo capello dovrebbe essere subito pronto a sostituire quello in caduta. Solitamente si perdono 100 capelli al giorno dei più di 100.000 presenti mediamente nello scalpo. Normalmente, circa il 10% di questi sono in fase telogen; quando si verifica il telogen effluvium, il bilancio slitta, e circa il 30% dei capelli va in fase telogen.

'Un certo numero di situazioni di stress psicofisico possono causarlo', dice la Bergfeld. I bambini perdono capelli dopo forti febbri o infezioni prolungate. Nei bambini con più di 10 anni e negli adulti, ciò può essere segno di uno stato di origine metabolica o genetica.

'Una prolungata caduta dei capelli è anomala: definisce uno stato patologico', dice.
Può essere sintomo di una precoce calvizie in maschi e femmine, fatto di origine genetica. Le [altre possibili] cause possono essere carenze alimentari, sbilanciamenti tiroidei o sindrome da policisti ovarica. In aggiunta, questo stato può essere innescato da farmaci quali riduttori dei lipidi, pillole per il controllo della gravidanza, oppure da terapie di compensazione ormonale o trattamenti a base di erbe condotti senza criterio.

Una volta scartata l'ipotesti di una causa fisiologica o di origine farmacologica, guardate il calendario e cercate di ricostruire cosa sia successo nella vostra vita negli ultimi mesi.

'Non stiamo parlando del normale stress di tutti i giorni', dice la Bergfeld. 'Questo è quel tipo che ti può quasi annientare.'

Il Dott. Oscar Klein, internista e psichiatra di New York City, dice che la caduta dei capelli legata allo stress è simile a quanto avviene durante la chemioterapia.
'Chimicamengte parlando, è sostanzialmente lo stesso processo', dice. 'E' un duro colpo per tutto il sistema psicofisico: sebbene lo shock sia fisico, esso intacca tutto l'organismo, secondo la ben nota dualità mente-corpo.'

Fortunatamente per chi non ha predisposizioni genetiche alla calvizie, il telogen effluvium dovrebbe regredire spontaneamente in un arco di tempo da sei mesi a un anno.

'Compito del medico è di rassicurare il paziente sul fatto che i suoi capelli non cadranno all'infinito', dice Klein, che è direttore medico del Physicians Hair Growth. 'I pazienti possono arrivare a perdere anche metà dei loro capelli, e questo può essere addirittura spaventoso.'

La perdita di capelli può essere attenuata con l'uso di minoxidil topico e shampoo a base di ketoconazolo, dice la Bergfeld, raccomandando altresì a chi soffre di questo disturbo di seguire una dieta bilanciata, assumere un complesso multivitaminico con ferro e zinco, e di non maltrattare lo scalpo.

'Come dico sempre, dovreste trattare lo scalpo come trattereste un maglione di cashmere. Non lo brucereste, né impieghereste agenti chimici aggressivi su di esso, non è così?'

'La prima cosa da fare è andare alla ricerca di uno specialista competente. I dermatologi posseggono la preparazione più adeguata in tal senso', dice la Bergfeld. Ugualmente, però, essa incentiva i pazienti a non interrompere la ricerca dello specialista se uno di questi ha dichiarato che non c'è nulla da fare.

'Alcuni medici, molto semplicemente, non pensano che la perdita di capelli sia un problema così grave da doversene prendere cura', dice. 'E invece è un problema che può avere una portata devastante in chi ne soffre. Come nell'acne, l'autostima va a farsi benedire. La vita sociale va a farsi benedire. La capacità di trovare un lavoro va a farsi benedire. Questo problema può essere fonte di una grave depressione. Sotto certi aspetti, è un problema tanto rilevante quanto altri, ben più considerati.'
Vengono dette molte cose e girano molte falsità sulla caduta e ricrescita di capelli, domande e risposte per sfatare i diversi luoghi comuni;
Domanda: E' vero che tagliare i capelli molto corti rallenta la caduta o aiuta a rinforzarli?
Risposta: Assolutamente no; non vi è alcun legame tra la caduta dei capelli dovuta a calvizie androgenetica e la lunghezza degli stessi. Tenere i capelli corti aiuta invece ad evitare che questi subiscano dei traumi, dovuti a trazione, con il conseguente spezzamento.

Domanda: E' vero che meno ci si lava i capelli meglio è?
Risposta: No; è dannoso lasciare i capelli sporchi, con ristagno di sebo in eccesso sul cuoio capelluto, che finisce per danneggiare il follicolo; allo stesso modo è però dannoso lavare i capelli frequentemente con shampoo aggressivi, come ad esempio il classico shampoo da supermarket.
E' al contrario di gran beneficio lasciare il cuoio capelluto in ottima pulizia e salute, tramite lavaggi frequenti, anche quotidiani, con shampoo neutri in alternanza ad uno shampoo con potenzialità terapeutiche nella cura della calvizie.

Domanda: E' vero che chi è calvo è più virile?
Risposta: No. Le persone calve possiedono tanto testosterone in circolazione quanto le persone che non lo sono, ma, a differenza di quest'ultime, le prime possiedono follicoli piliferi che, per cause congenite, assistono all'atrofizzazione dovuta alla trasformazione del testosterone in DHT negli stessi.

Domanda: Usare l'asciugacapelli è dannoso?
Risposta: Sì, se viene utilizzato a distanza ravvicinata del cuoio capelluto e dei capelli, per lungo tempo, sicuramente l'alta temperatura a cui capelli e scalpo verrebbero sottoposti non farebbero bene né agli strati superficiali della pelle dello scalpo né alla struttura cheratinica del capello. Può al contrario essere positivo asciugare i capelli con un asciugamano, evitando frizioni (che potrebbero spezzare i capelli) ma massaggiando dolcemente il cuoio capelluto per stimolare l'irrorazione dei vasi sanguigni dello scalpo.

Domanda: Indossare il casco fa cadere i capelli?
Risposta: No. L'unico caso in cui l'uso del casco potrebbe dare qualche problema ai capelli è l'uso per un periodo di tempo molto prolungato; indossare un casco molto stretto e per molte ore consecutivamente può portare ad una temporanea vaso-restrizione dei capillari del cuoio capelluto e di conseguenza i capelli risultano poco irrorati.
Ovviamente, per portare ad effetti evidenziabili, questo si dovrebbe verificare con una certa frequenza, ogni giorno, per lungo tempo. Comunque anche questo non è causa ultima di caduta di capelli, non si capirebbe altrimenti perché piloti professionisti di automobilismo e motociclismo, che indossano con regolarità e per diverse ore al giorno il casco, non presentino casi di calvizie in percentuale superiore ad altre professioni.


giovedì 4 novembre 2010

LO STRESS CONTROLLA L'ATTIVITA' DEI GENI?

Secondo un gruppo di ricercatori danesi la risposta è SI.


Inquinamento, fumo, alcol, tabacco, sostanze stupefacenti, nervosimo, eccessivo lavoro: tutti i fattori che provocano stress sono in grado di controllare, oltre alla quotidianità, l'attività dei nostri geni, attivandone alcuni quando dovrebbero rimanere silenti. A sostenerlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Copenaghen guidati da Klaus Hansen e pubblicato su Molecular Cell: "Abbiamo trovato che i fattori di stress sono in grado di controllare i nostri geni, attivandone alcuni che dovrebbero rimanere silenti. È molto importante che alcuni geni siano accesi e altri spenti al fine di garantire il normale sviluppo del feto e il corretto funzionamento delle nostre cellule nel corso della vita", spiega Hansen.

"Sappiamo che diversi complessi proteici possono essere associati a specifiche proteine, gli istoni, intorno alle quali il Dna è avvolto e, quindi, determinare se i geni sono attivi o inattivi. Piccoli gruppi chimici, a loro volta, possono causare il legame tra i complessi proteici e gli istoni, e sono questi che possono controllare l'attività genica", spiega Hansen.

I ricercatori hanno studiato, in dettaglio, un complesso chiamato PRC2 in grado di legare dei complessi chimici - i gruppi metile - agli istoni. Questi gruppi chimici hanno il compito di proteggere le cellule dagli attacchi esterni dello stress. I risultati dello studio indicano che quando i gruppi metile sono inattivi e le cellule sono esposte a fattori di stress esterni, i geni che dovrebbero essere inattivi si accendono. Il motivo per cui i complessi metile si disattivano è che i fattori di stress incaricano l'enzima MSK di allegare agli istoni, oltre al gruppo metile, un altro gruppo chimico (gruppo fosfato) in grado di neutralizzare l'effetto del gruppo metilico: "La conseguenza è che così si attivano i geni che dovrebbero essere spenti, e questo può disturbare lo sviluppo cellulare, l'identità e la crescita", spiega Simmi Gehani, che ha partecipato alla ricerca, “Questo significa che i fattori di stress esterni sono in grado di controllare l'attività dei nostri geni".

martedì 2 novembre 2010

NON SI FINISCE MAI DI CRESCERE, LE OSSA SI SVILUPPANO ANCHE DA ADULTI

Lo scheletro si sviluppa anche da adulti, e l'ormone della crescita ha un ruolo importante a tutte le età, non solo durante l'infanzia: è quanto ha affermato Andrea Giustina, professore di Medicina Interna all’Università di Brescia e Responsabile del Servizio di Endocrinologia e del Centro Osteoporosi dell’Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia, durante l'incontro di presentazione del decimo Congresso nazionale della società scientifica SIOMMMS-Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro. La scoperta arriva da alcune ricerche condotte dall’equipe della Cattedra di Medicina Interna dell’Università di Brescia – Servizio di Endocrinologia Spedali Civili. Contrariamente a quanto si pensava, spiega Giustina, l'ormone della crescita non è attivo soltanto nei bambini per alimentarne il processo di sviluppo, ma anche negli adulti, nei quali è uno degli elementi che regolano la vita dello scheletro. Dalle ricerche condotte dall'Università di Brescia in collaborazione con il Policlinico Gemelli di Roma, il St. Francis Medical Center di Hartford (Usa), la Columbia University di New York, gli Ospedali di Mantova e San Marino, emerge che anche nell’adulto il sistema endocrino regolato dall’ormone della crescita stimola il metabolismo osseo incitando le cellule osteoblaste alla produzione di nuovo osso: “Queste ricerche - spiega Giustina - hanno particolare rilevanza clinica in quanto la carenza dell’ormone della crescita si riscontra non solo dopo interventi chirurgici sull’ipofisi ma anche, molto spesso, dopo eventi purtroppo sempre più frequenti come traumi cranici da incidenti stradali, oppure in situazioni naturali come l'invecchiamento”. È stato poi dimostrato, conclude Giustina, che il difetto di produzione dell’ormone della crescita in età adulta è all'origine della perdita della massa ossea, e quindi causa di osteoporosi con elevato rischio di fratture da fragilità.