"Forse"

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mercoledì 5 gennaio 2011

Ovaio Artificiale?


Un team di ricercatori americani ha messo a punto un “ovaio umano artificiale” che potrà in futuro rappresentare un modello per lo studio dell'infertilità femminile, di patologie come il tumore delle ovaie e consentire la sperimentazione di farmaci e di nuovi metodi contraccettivi.
I ricercatori della Brown University di Rhode Island hanno impiegato tessuti ingegnerizzati per ottenere un ovaio umano artificiale.
Hanno scoperto che le cellule ovariche, opportunamente trattate, si possono organizzare in modo autonomo per formare complesse microstrutture tridimensionali che consentono l'impianto degli ovociti in vitro.

Lo
studio, pubblicato sulla rivista Journal of Assisted Reproduction and Genetics e guidato dalla professoressa Sandra Carson, docente di ostetricia e ginecologia presso la Brown University e del Women and Infants Hospital of Rhode Island, mette in luce le ampie prospettive che l'ovaio artificiale potrà avere in futuro nella ricerca medica e scientifica.
Per tutte quelle pazienti le cui ovaie hanno subito danni da chemioterapia, radiazioni o patologie che limitano le possibilità di concepire figli oltre a tutte le donne colpite da problemi alle ovaie tali da ridurre la fertilità si aprirebbero nuove possibilità per ottenere la tanto desiderata gravidanza.  
Serviranno ancora numerosi anni di studi e ricerche affinché si possano ottenere i primi dati concreti e verificare le reali potenzialità dell'ovaio artificiale, solo a quel punto si potrà pensare di aprire la strada all'impiego clinico.
Copperman spiega che l'ovaio artificiale potrebbe essere utile anche nei suoi studi per creare un modello allo scopo di indagare i processi di invecchiamento delle ovaie. Creare un ambiente adeguato in cui effettuare i test potrebbe consentire ai ricercatori di aumentare le conoscenze riguardo agli ovociti affinché si riesca a discriminare quelli che hanno maggiori possibilità di sviluppo.

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