"Forse"

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lunedì 13 settembre 2010

UNA PROFEZIA DI PAPA GIOVANNI XXIII

- In sette dalla Grecia per il mondo, dopo la visione. E nuove parole conquisteranno la terra.

- Ripetute dal Cristo.
- Ripetute dai suoi nuovi figli. Sarà momento di risveglio e di grandi canti.
- I rotoli verranno trovati nelle Azzorre e parleranno di antiche civiltà che agli uomini insegneranno antiche cose a essi sconosciute. La morte sarà allontanata e poco sarà il dolore.
- Le cose della terra, dai rotoli, parleranno agli uomini delle cose del cielo.
- Sempre più numerosi i segni.
- Le luci nel cielo saranno rosse, azzurre, verdi, veloci. Cresceranno.
- Qualcuno viene da lontano, vuole incontrare gli uomini della terra.
- Incontri ci sono già stati. Ma chi ha visto veramente ha taciuto.
- Se si spegne una stella è già morta. Ma la luce che si avvicina è qualcuno che è morto e che ritorna.
- Nelle carte del sotterraneo di ferro di Wernher, segrete sempre, la risposta, allo scoperto. Il tempo non è quello che conosciamo.
- Abbiamo fratelli vivi, fratelli morti. Non siamo noi stessi, il tempo ci confonde.
- Benvenuto Arthur ragazzo del passato. Tu sarai la prova. E incontrerai il Padre della Madre.

Sono coincidenze o sapeva?


Isole Azzorre:

"Al di là di quello stretto di mare chiamato Le Colonne d'Ercole, si trovava allora un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di fronte (...). In quell'isola chiamata Atlantide v' era un regno che dominava non solo tutta l'isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle Colonne d'Ercole; includendo la Libia, l'Egitto e altre regioni dell'Europa fino alla Tirrenia ... ".

A parlare è Crizia, parente del filosofo Platone, il quale racconta che un secolo prima, nel 590 a.C., il legislatore Solone si era fermato nella capitale amministrativa dell'Egitto, Sais. Qui aveva cercato di impressionare i Sacerdoti di Iside illustrando le antiche tradizioni greche, ma uno di loro aveva sorriso, affermando che quello greco era un popolo fanciullo nei confronti di un altro su cui gli Egizi possedevano molta documentazione scritta. Secondo il sacerdote egiziano, una civiltà evoluta era esistita per secoli su "un'isola più grande della Libia e dell Asia messe insieme" l'isola era stata distrutta novemila anni prima da un immane cataclisma insieme a tutti i suoi abitanti. Le parole di Crizia sono riportate nei "Dialoghi" Timeo e Crizia, scritti da Platone attorno al 340 a.C.. Ecco come il filosofo greco descrive l'isola, sempre per bocca del sacerdote egiziano:

"Dal mare, verso il mezzo dell'intera isola, c'era una pianura; la più bella e la più fertile di tutte le pianure, e rispetto al centro sorgeva una montagna non molto alta (...)."

Da questo racconto si scopre, dunque, che in un'epoca antica esisteva nell'oceano, oltre l'attuale stretto di Gibilterra, davanti alle colonne d'Ercole, una grande isola chiamata Atlantide.

Nel 1898 una nave posacavi, nel tentativo di recuperare un cavo che si era spezzato a nord delle azzorre, portò in superficie frammenti di tachilite, una lava vetrosa che si forma esclusivamente sopra il livello delle acque e in ambiente atmosferico. Da qui una possibile prova di colossali inabissamenti, nel corso dei quali intere isole e forse continenti sono scomparsi sotto la coltre oceanica.

Wernher Von Braun: ( colui che ha progettato il razzo spaziale che nel 1969 portò l’uomo sulla Luna)"….era riuscito a far trasferire, con due autocarri, i disegni fondamentali della V2 in una miniera di ferro
abbandonata nelle montagne dell'Harz...".  Potete trovare la sua biografia in questi link:  http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=99&biografia=Wernher+Von+Braun http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/vonbrau2.htm

Da notare che Papa Giovanni XIII  morì nel 1963.

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