"Forse"

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martedì 7 settembre 2010

Il Triangolo delle Bermuda


Triangolo delle Bermuda: Area geografica di circa 3.900.000 km², nota anche con i nomi di Triangolo maledetto e Limbo dei dispersi, compresa fra le Bermuda, Puerto Rico e Melbourne in Florida (dal 55°O all'85°O e dal 30°N al 40°N), è il luogo dove più di 100 aeroplani e navi sono letteralmente svaniti nel nulla, in maggioranza dopo il 1945, e dove più di 1.000 vite sono andate perdute negli ultimi decenni, senza che un solo corpo o almeno un pezzo di rottame degli aeroplani o delle navi scomparse fosse ritrovato.


Cristoforo Colombo nel primo dei suoi viaggi verso le Americhe riportò nel diario di bordo l'avvistamento di strane luci nel cielo e alcuni animali sconosciuti in un'area vicina al triangolo. Alcuni marinai riferiscono di avvistamenti anche di luci danzanti all'orizzonte e malfunzionamenti della bussola.

Le Bermuda costituiscono un arcipelago dell' Atlantico composto da oltre 350 isole, di cui solo venti abitate, scoperto nel 1510 dal navigatore Juan Bermùdez, dal quale presero il nome. Pur essendo in gran parte lussureggianti, con acqua potabile, frutta e cacciagione in abbondanza, non vennero mai particolarmente apprezzate. Cedute nel 1684 dalla "Bermuda Company" a Londra, non godettero già a quei tempi di buona fama: si parlava di demoni che ne avrebbero fatto la loro dimora.

Molti degli aeroplani svaniti si trovavano in contatto radio con la loro base o con il terminal a cui erano diretti fino al momento stesso della loro sparizione, mentre altri hanno trasmesso per radio i messaggi più straordinari, dicendo che gli strumenti di bordo avevano smesso di funzionare, che le bussole impazzivano, che il cielo era diventato giallo e nebbioso e che l' oceano non aveva un aspetto normale.

Un gruppo di cinque aeroplani, una squadriglia di Avengers della Marina, partito dalla stazione aeronavale di Fort Lauderdale il 5 dicembre 1945, scomparve dopo che il Comandante della squadriglia, il capitano Stivers aveva trasmesso questo messaggio: "Non sappiamo più dov' è l' ovest...è tutto così strano...l 'oceano non è più come dovrebbe essere...voliamo su acqua bianca...".Il fenomeno dell' "acqua bianca" venne già notato anche da Colombo ed è stato osservato persino dagli astronauti. Un idrovolante da ricognizione "Martin Mariner", attrezzato per missioni di soccorso, viene inviato nella zona in cui dovrebbero trovarsi gli Avengers. A bordo ci sono tredici uomini, tutti esperti in missioni di salvataggio. Trascorsa circa un' ora anche l' aereo, che non ha nè incrociato gli Avengers, nè avvistato relitti, interrompe il contatto radio. Viene rapidamente organizzata una minuziosa ricerca, vi partecipano una portaerei e decine di mezzi navali. Un' ampia porzione dell' Atlantico viene setacciata per alcune settimane, ma dei sei velivoli non viene ripescato neppure un piccolo relitto.

Nella seconda metà degli anni '40 le sparizioni si infittiscono. Il 30 giugno 1948 è la volta di un quadrimotore Avro "Tudor" della British South american Airways, in volo tra le Azzorre e le Bermuda. Il 28 dicembre dello stesso anno tocca ad un Douglas DC3 della statunitense Airborne Transport Inc. proveniente da Puerto Rico, con a bordo 40 passeggeri, questo incidente fu tanto più clamoroso, perché si seppe che nell'ultimo contatto radio il pilota aveva comunicato di essere ormai prossimo all'arrivo, anzi di intravedere già le luci della città. Naturalmente, tutte le ricerche effettuate, anche in questo caso risultarono inutili. Pochi giorni dopo è ancora un "Tudor" della citata B.S.A.A. a far perdere le proprie tracce., nuovamente lungo la rotta Bermuda-Giamaica. Negli anni seguenti altri velivoli, grandi e piccoli, militari e civili si sono volatilizzati all' interno del "Triangolo Maledetto".

L'assenza di relitti viene spesso citata come prova del mistero che circonda la regione.
Da tenere presente è anche il fatto che non si tratta di una zona ai confini del mondo ma anzi una zona che comprende una regione sub tropicale molto frequentata per la dolcezza del clima e la bellezza del paesaggio. Florida Bahamas, Caraibi sono infatti nomi favolosi che evocano spiagge dorate e piacevoli vacanze, che non hanno assolutamente nulla di tetro e desolante. Ma questo dato, in apparenza contrastante, sembra confermare in qualche modo che un fondo di verità deve esserci; inoltre, un altro particolare che rende diverse le disgrazie accadute in quest'area da quelle che avvengono in altre parti del mondo, è il fatto che di tutti gli incidenti non è rimasta traccia. Nessun relitto, nessun superstite. Aerei, navi persone, risultano ogni volta letteralmente sparite. Di loro si sapeva con esattezza il luogo di partenza e la destinazione prevista; si sapevano addirittura minuti particolari relativi al viaggio trasmessi per radio durante la navigazione. Poi più nulla. Interrotti i collegamenti più o meno bruscamente, iniziavano ricerche sistematiche nella presumibile zona dell'incidente, ma sempre senza risultato. Uomini e mezzi erano così scomparsi, volatilizzati nel nulla.

La prima sparizione "ufficiale" riportata dagli annali risale al 1840 la Rosalie, una nave mercantile francese partita dall'Europa e diretta nei Caraibi venne ritrovata completamente deserta, mancavano infatti tutti gli uomini che si dovevano trovare a bordo. Di vivo c'era solo un canarino nella sua gabbia. Ad aumentare il mistero c'era poi la circostanza che sulla Rosalie tutto appariva in perfetto ordine, sia sui ponti, sia sottocoperta, così come i locali dei passeggeri e tutto il carico nella stiva non erano stati manomessi.. A quel tempo gli atti di pirateria non erano certo infrequenti, ma sembrava strano che chi avesse assaltato la nave avesse rapito le persone senza impadronirsi della nave stessa e del carico. Anche le scialuppe erano al loro posto. Non si capiva perciò come la gente avesse potuto abbandonare lo scafo. Né il motivo per cui si sarebbe gettata in mare, come per un raptus collettivo.

Il "Triangolo Maledetto" ha mantenuto la sua nomea anche in tempi più recenti. Il 2 febbraio 1963 la nave "Marine Sulphur Queen" lascia il porto di Beaumont (Texas) diretta a Norfolk (Virginia). L' equipaggio è composto da 39 uomini. L' ultimo messaggio radio è del 3 febbraio, quando la nave si trova a sud della Frorida. poi silenzio assoluto. Tre giorni dopo iniziano le ricerche, ovviamente senza esito. il 1° luglio dello stesso anno è la volta del peschereccio d' altura "Sno' Boy", battente bandiera USA. Lasciata Kingston (Giamaica), fa rotta in direzione di Northeast Cay, un isolotto lontano 80 miglia. Non se ne saprà più niente.

Le cause di tutte queste misteriose sparizioni sono ancora ignote, anche se sono state formulate molte teorie, più o meno azzardate: chi sostiene che in quella zona vi siano i resti di un' antica civiltà; una civiltà sommersa da circa 12000 anni. Atlantide. E che i resti di misteriosi apparecchi generanti campi elettromagnetici costruiti da questa leggendaria civiltà siano ancora attivi, disturbando gli strumenti di bordo di navi ed aerei che si trovino a passare in quella zona.

Questo però non spiega completamente le sparizioni. In parte potrebbero essere dovute ad incidenti provocati dagli strumenti di bordo "impazziti". Alcuni studiosi sovietici hanno formulato l' ipotesi che questi campi elettromagnetici modificano il campo magnetico del nostro pianeta ed in determinate condizioni possono provocare spostamenti di navi ed aerei in altri punti del "continuum" spazio-temporale. In parole semplici, le imbarcazioni ed i velivoli spariti sarebbero stati "inghiottiti" da un' altra dimensione, in cui continuerebbero ad esistere.

C' è poi chi propende per la teoria degli UFO, come quel personaggio dei servizi costieri degli Stati Uniti, che dichiarò al giornalista italiano Stelvio Tomei di credere all' esistenza di una base extraterrestre nelle profondità oceaniche, e che questi esseri venuti da altri pianeti vivano in un villaggio sottomarino, e facciano scomparire uomini e mezzi terrestri per le loro ricerche (Gazzetta del Popolo, Torino, 2 febbraio 1975).

Secondo gli ufologi, gli extraterrestri considerano come loro territorio di volo l'area del triangolo delle Bermude, essendo area da loro frequentata da secoli (è ciò che disse George Adamski, il più famoso dei contattisti) e non tollerano la presenza di nessuno

Altre ipotesi, ma meno azzardate, sono che queste sparizioni, o ritrovamenti di navi senza persone a bordo siano opera di pirati, anche se a volte le navi ritrovate non erano state depredate del carico o degli oggetti di valore ed a bordo non vi erano tracce di colluttazioni o azioni violente. Anche fosse, questa ipotesi non è valida per gli aeroplani.

C' è invece chi sostiene che la causa di tutte queste sparizioni sia da ricercarsi nelle correnti marine che creerebbero vortici giganteschi che risucchierebbero in fondo al mare sia piccole imbarcazioni che grandi navi, e nei cicloni che sviluppatisi all' improvviso farebbero precipitare gli aeroplani.

Una spiegazione per alcune delle sparizioni riguarda la presenza di vaste sacche di metano all'interno della crosta continentale. In un documento del 1981 del United States Geological Survey si parla di emissioni di metano naturali e periodiche che possono diventare una minaccia per la galleggiabilità delle navi (alterando la saturazione di gas nell'acqua e abbassandone la densità o creando bolle di metano in superficie).

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