"Forse"

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giovedì 30 dicembre 2010

Sesso: Effetto Coolidge, geneticamente programmati alla promiscuità


In biologia e psicologia l’effetto Coolidge è il termine che descrive un fenomeno, riscotrabile in quasi tutte le specie dei mammiferi, attraverso il quale sia maschi che femmine esibiscono un potenziale sessuale rinnovato con l'introduzione di nuovi partner ricettivi.
Il termine deriva da una vecchia battuta, secondo la quale il Presidente degli Stati Uniti Calvin Coolidge e sua moglie presumibilmente visitarono una fattoria di pollame. Durante il giro, la signora Coolidge interrogò il contadino sul come riuscisse a produrre così tante uova fertili con un numero ridotto di galli. Il contadino spiegò orgogliosamente che i suoi galli eseguivano il loro compito dozzine di volte al giorno. “Lo dica al signor Coolidge,” replicò la First Lady. Il Presidente, sentendo per caso l’osservazione, chiese al contadino: “Ma ogni gallo feconda la stessa gallina tutte le volte?” “No,” rispose il contadino, “ci sono molte galline per ogni gallo.” “Lo dica alla signora Coolidge!” disse il Presidente.

Gli esperimenti originali con i topi seguivano questo protocollo: un topo maschio era messo in una grande scatola insieme a quattro o cinque femmine in calore. Il maschio avrebbe iniziato ad accoppiarsi con tutte le femmine continuando fino allo sfinimento. Sebbene le femmine continuassero ad insistere e leccarlo per continuare, il topo non avrebbe risposto. Comunque, se una nuova femmina veniva introdotta nella scatola, il maschio sarebbe diventato vigile ed avrebbe trovato la forza di accoppiarsi ancora una volta con il nuovo partner. Questo fenomeno non si limita al Rattus norvegicus, ed è attribuito all’incremento dei livelli di dopamina ed il suo susseguente effetto sul sistema limbico.

I maschi umani hanno il periodo refrattario dopo il coito, sono incapaci di fare sesso con la stessa femmina dopo l’eiaculazione e ci vuole del tempo per recuperare una piena funzione sessuale. Secondo fonti popolari, l’effetto Coolidge è il fenomeno che riduce od elimina il periodo refrattario post-eiaculatorio se un’altra donna diventa disponibile. Questo effetto è citato da molti biologi evoluzionisti come una ragione del fatto che i maschi sono più inclini a desiderare di accoppiarsi con un più grande numero e varietà di partner rispetto alle femmine.

Mentre l’effetto Coolidge è stato usualmente dimostrato con i maschi, che dimostrano rinnovato eccitamento con una nuova femmina, Lester e Gorzalka hanno sviluppato un modello per stabilire se questo fenomeno si riscontra anche nelle femmine. I loro esperimenti, i quali usarono criceti al posto dei topi, scoprì che gli stessi effetti sono visibili anche nelle femmine, ma in gradi più ridotti.


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